Su un promontorio tra due fiumi è una città molto antica e ricca di testimonianze storico-artistiche.

ISERNIA

Su tutte l’importantissima area archeologica “La Pineta”: un insediamento preistorico tra i più antichi d’Europa.
Molte anche le testimonianze di epoca romana conservate presso il Museo Archeologico di Santa Maria delle Monache e affascinanti le rovine di un tempio pagano sulle quali è stata costruita l’attuale Cattedrale dedicata a San Pietro Apostolo.

Da vedere nel centro storico la duecentesca Fontana Fraterna, eretta in piazza Celestino V, nato proprio in questa città e realizzata recuperando frammenti di iscrizioni e bassorilievi romani; la chiesa di San Francesco, con un bellissimo portale romanico, e quella di Santa Maria Assunta.
Tracce del Settecento e dell’Ottocento si ritrovano nel campanile della chiesa di Santa Chiara, di tipico gusto napoletano per la merlatura in mattoni disposti a spina di pesce, nel pronao neoclassico della Cattedrale e nel cortile del palazzo municipale.

Cattedrale di Isernia

Isernia

Eremo dei Santi Cosma e Damiano Isernia

A ridosso del centro storico, un altro luogo è ricco di storia ed è immerso nella calma da sempre. È il santuario dedicato ai Santi Cosma e Damiano, anche questo costruito sulle rovine di un altro tempio pagano e ancora oggi meta di pellegrinaggi.

DA VEDERE

Centro storico Isernia

Museo nazionale del Paleolitico di Isernia

Il sito archeologico La Pineta, risalente a circa 730.000 anni fa, ha un’importanza unica per la ricostruzione della storia dell’origine dell’uomo nel continente europeo e in particolare del modo di vita dell’Homo erectus.

I reperti scoperti sono decine di migliaia e forniscono fondamentali informazioni sulle modalità di produzione degli strumenti litici, sulle attività di caccia e di macellazione degli animali, sull’organizzazione degli spazi abitativi.

Moltissimi anche i resti di animali, da quelli di piccoli dimensioni come i roditori e gli uccelli, ai grandi mammiferi come i cinghiali, i cervi, gli orsi, i bisonti, i rinoceronti, gli ippopotami, i leoni, gli elefanti.
Alcune di queste specie, prima della scoperta di questo sito, non erano mai state segnalate in Europa per aree così meridionali.

Sull’area di scavo è stato realizzato un padiglione di circa 600 mq che ospita quotidianamente studiosi nazionali e internazionali e rappresenta un vero laboratorio di ricerca interdisciplinare.
Attraverso questa struttura inoltre il visitatore può seguire da vicino tutte le attività di ricerca: dallo scavo alla registrazione dei dati, dal lavaggio dei reperti fino al restauro e alla catalogazione.

Museo archeologico di Santa Maria delle Monache

E’ situato nel cuore del centro storico della città di Isernia, all’interno di un ex convento che risale al periodo medievale, quando Isernia era dominata dai Longobardi.

La ricca collezione archeologica è formata da importanti reperti provenienti dal territorio isernino e copre un lungo periodo della storia cittadina, dall’età arcaica fino al Medioevo.

Con il nuovo allestimento una sezione raccoglie preziosi reperti archeologici scoperti presso il Santuario Italico di Pietrabbondante, una delle aree sacre più importanti per l’antico popolo dei Sanniti.

Museo Paleolitico Isernia

Eremo dei SS Cosma e Damiano Isernia

1_CemntroStoricoIsernia

Santuario dei Santi Cosma e Damiano

L’eremo è stato costruito sui resti di un tempio pagano ed era già noto nel 1130. Nel corso dei secoli ha subito diverse trasformazioni, ma è da sempre meta di pellegrinaggi.Cosma e Damiano sono due santi medici la cui venerazione è molto diffusa.Ad Isernia, però, il culto popolare ha assunto una veste particolare.

In passato infatti era legato alla venerazione per una divinità pagana Priapo, che rappresentava l’organo genitale maschile.Sir William Hamilton, ministro inglese alla corte di Napoli, nel 1781 in una lettera scrive che durante le festività in onore dei santi cristiani era possibile acquistare ex voto di cera a forma di genitali maschili di diverse forme e di tutte le grandezze.Nel tempo l’aspetto priapico del culto isernino per i santi medici è andato perduto, ma ancora oggi una leggenda popolare racconta che la torretta sovrastante la torre principale della chiesa dedicata ai santi, torretta che è a forma di fallo, sia stata costruita per volere di venti donne sterili, come ex-voto al fine di diventare madri.

Il luogo del santuario oggi è immerso nel verde ed è una vera oasi di pace.

Link

http://xoomer.alice.it/davmonac | http://web.unife.it 
www.comune.isernia.itwww.prolocoisernia.it