E’ impossibile non essere colpiti dall’imponenza del castello di Cerro al Volturno, sicuramente uno dei più belli del Molise

CERRO AL VOLTURNO

Dall’alto di un blocco roccioso, con le sue torri possenti, domina le poche case più in basso e da secoli sorveglia tutta la vallata del Volturno.
Uno scenario così bello, da meritare un francobollo della famosa serie sui castelli degli anni ‘80.

Per raggiungere il castello è necessario attraversare le stradine del piccolo centro storico medievale, racchiuso da una cinta muraria del XIV secolo, di cui sono evidenti gli impianti delle torri nelle mura di alcune abitazioni, e che difendeva due piccoli borghi, edificati intorno alle due chiese, quella di Santa Maria Assunta e quella dei SS. Pietro e Paolo.

Vi consigliamo di entrare nella chiesa di Santa Maria Assunta e di ammirare il quadro posto sull’altare maggiore, che rappresenta la Madonna di Loreto con il Cristo bambino, posto in piedi sulla casa di Loreto, trasportata in volo da due angeli con ai lati le figure dei santi: San Giovanni Battista e San Francesco da una parte e due santi monaci dall’altra, uno dei quali probabilmente Sant’Antonio di Padova.

Al di sotto della casa di Loreto, un uomo e una donna, inginocchiati con un rosario in mano, probabilmente i donatori del dipinto, che potrebbe risalire agli inizi del XVI secolo.

Bellissima la fascia lignea con gli apostoli, San Paolo e il Cristo, che benedice!

Raggiunta la parte più alta dell’abitato il castello Pandone si mostra nella sua bellezza, circondato da un paesaggio dominato dal verde di monte Santa Croce, che conserva una delle più interessanti mura sannitiche della regione, e dall’Abbazia di San Vincenzo al Volturno all’orizzonte.

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DA VEDERE
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Castello Pandone

Molte notizie sul complesso monastico si ricavano dal Chronicon Vulturnense, un codice miniato conservato presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, secondo cui il monastero venne fondato da tre nobili beneventani, Paldo, Taso e Tato tra il VII e l’VIII secolo.
Il nucleo originario del castello risale probabilmente al periodo longobardo e doveva trattarsi di un recinto quadrangolare con due torri quadrate, una sul lato ad est, meno accessibile e l’altra sull’angolo occidentale più grande.

Successivamente, quando il maniero divenne proprietà dei Pandone nel XV secolo, vennero realizzate le attuali tre torri circolari, di cui due, rinforzate poi nel XVII secolo da murature a forma di bastione con punta, come documenta la lapide sull’unico portale d’accesso seicentesco.

All’interno si apre un’ampia corte sulla quale si affacciava anticamente una cappella, poi inserita nelle attuali strutture murarie, a seguito dei numerosi interventi di manutenzione, realizzati dapprima per esigenze militari e poi per trasformare il maniero in residenza nobiliare.

Oggi il castello appartiene a privati, quindi vi consigliamo di verificare la possibilità di visitarlo prima di partire. Eventualmente contattateci, vi daremo un aiuto.

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