Santa Maria del Molise è un piccolo borgo ai piedi del Matese, che riserva al visitatore diverse sorprese: le acque del Rio e il borgo medievale di Sant’Angelo in Grotte con le sue preziose chiese.

SANTA MARIA DEL MOLISE

Avvicinandosi al centro dell’abitato si attraversa una zona particolarmente suggestiva, perché segnata da una serie di piccoli canali d’acqua, che danno origine al fiume Rio, uno dei principali affluenti del fiume Biferno, e che probabilmente sono alla base dell’antica denominazione del paese, detto infatti Capo d’Acqua.

Avvicinandosi al centro dell’abitato si attraversa una zona particolarmente suggestiva, perché segnata da una serie di piccoli canali d’acqua, che danno origine al fiume Rio, uno dei principali affluenti del fiume Biferno, e che probabilmente sono alla base dell’antica denominazione del paese, detto infatti Capo d’Acqua.

In passato l’acqua serviva per il funzionamento di una centrale elettrica e di diversi mulini, uno dei quali è stato recentemente ristrutturato e oggi rappresenta una bella testimonianza del passato.

L’acqua purissima, che infatti ospita il raro gambero di fiume, i piccoli bacini, le divertenti cascatelle e il verde degli alberi rendono questa zona tra i più piacevoli punti di sosta del Molise. Da non perdere!

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DA VEDERE
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Consigliamo al viaggiatore di superare il centro di Santa Maria del Molise e di proseguire, risalendo la montagna, per raggiungere la frazione di Sant’Angelo in Grotte, in passato sede del municipio, poi trasferito più a valle presso Santa Maria del Molise.

Scoprirete un piccolo borgo medievale, che si sviluppa lungo un unico asse viario, che dall’antico campanile-porta, raggiunge un belvedere suggestivo, in passato occupato dal palazzo feudale, di cui oggi non rimane traccia.
Vi consigliamo di entrare nella chiesa di San Pietro in Vincoli e di accedere alla cripta, rinvenuta nei primi anni 50 del secolo scorso.

Sulle pareti del piccolo spazio sotterraneo potrete ammirare un sorprendente ciclo di affreschi della fine del XIV secolo.
Nei riquadri sono rappresentate le sette opere di misericordia corporale, che terminano con un’armoniosa veduta di una città medievale, rappresentante Betlemme, e una testa fiammante del Redentore.

È uno dei luoghi meno conosciuti del Molise, ma tra i più suggestivi. Una meta per veri viaggiatori!

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Dopo la cripta vi consigliamo di scendere la scalinata adiacente il campanile del Santuario di San Michele Arcangelo. Avrete di fronte un spettacolare paesaggio e vi sembrerà di poter toccare la vetta di Monte Miletto.
Ai piedi della scalinata, attraverso preziosi portali in bronzo, vi consigliamo di entrare nella Grotta di San Michele, tra le più belle chiese rupestri del Molise e uno dei più interessanti santuari d’Europa legati al culto micaelico.

Dalla roccia l’acqua è raccolta in un pozzo, al cui fianco si trova un’antica vasca in pietra
Secondo una tradizione orale locale è da questa grotta che San Michele Arcangelo, attraverso un passaggio nella roccia, raggiunse il famoso santuario di Monte Sant’Angelo sul Gargano.

Prima di lasciare Sant’Angelo in Grotte non dimenticate di fotografare la croce viaria del 1537 e una dell’antiche abitazioni con i tetti in pietra, le “liscie”, ormai rarissime testimonianze del passato.