E’ la capitale dell’Alto Molise, ricca di storia e opere d’arte.

AGNONE

Le chiese romanico-gotiche, che conservano importanti opere di Duprè, Monteverde, Colombo, Gamba, i leoni, che decorano palazzo Nuonno (XIII sec.) e testimoniano la presenza nel passato di una importante comunità di veneziani, le antiche porte di accesso alla città vecchia, e le tipiche aperture a forma di “P” rovesciata delle botteghe artigianali, fanno di Agnone un vero museo all’aperto.

Ma a rendere famosa questa cittadina in tutto il mondo è la millenaria Pontificia Fonderia di Campane Marinelli, che continua a produrre campane con la stessa tecnica usata fin dal medioevo.

L’unicità di Agnone è provata anche dal riconoscimento della “Bandiera Arancione”: il marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano, attribuito ai comuni italiani, che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità.

Chiesa San Francesco Angone
Agnone
San Luca Gamba Chiesa San Francesco Agnone
Sant'Emidio Agnone
DA VEDERE

Museo Storico della Campana e la Fonderia Marinelli

Entrando nel Museo Storico della Campana e nella Fonderia Marinelli, il visitatore ha la possibilità di apprezzare e conoscere l’antica arte della fusione delle campane.

Il museo infatti oltre a ricostruire tutte le complesse fasi della lavorazione, raccoglie la più vasta collezione al mondo di bronzi sacri, insieme a manoscritti, documenti antichi, testi rari, modelli, antichi attrezzi e calchi per la decorazione delle campane.

Fonderia Marinelli Agnone

In esposizione anche i molti ricordi che legano la famiglia Marinelli ai papi del XX sec., da Pio XI, che concesse il Brevetto Pontificio, a Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, che visitò la fonderia nel 1995.

Emozionante il locale dove avvengono le colate del bronzo per la fusione delle campane più importanti.

Appuntamenti

24 Dicembre Ndocciata

Suggestiva la processione in mare delle barche con la statua del patrono San Basso, trasportata da su un peschereccio estratto a sorte tra gli armatori di Termoli.

'Ndocciata Agnone
'Ndocciata Agnone

Decine di portatori di tutte le età accendono le ndocce (torce) e si incamminano verso il centro del paese.

Da lontano, tra il fumo, le fiamme e la cenere, sembra di essere davanti ad una massa di lava, che invade e illumina il paese.

Le ndocce sono grosse torce di abete bianco e fasci di ginestre secche, alte due o tre metri e preparate dagli abitanti di Agnone già diverse settimane prima della manifestazione.

Quelle più grandi riuniscono fino a venti fiaccole e al loro passaggio nelle strade strette del paese sfiorano case e spettatori.
Secondo la tradizione se la fiamma della ndoccia è vigorosa e scoppiettante allora prospetta un futuro positivo ed è in grado di scacciare le streghe.